La Parola: “Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?»”.
Il Commento: Gli scribi e gli anziani del Vangelo di oggi si comportano come quei commercianti che invidiosi dell’apertura di un nuovo locale vicino al loro, mandano i vigili urbani, la finanza e i Nas a verificare che tutte le carte siano a posto. Di fondo non c’è amore per la legalità ma invidia e paura che qualcuno possa rubare la scena, il guadagno, i clienti. Gesù non è ascoltato da queste persone. Il suo messaggio non è preso sul serio. Questa categoria di persone ha troppa paura e troppa invidia per poter ascoltare Gesù. E la cosa più triste è che smascherati continuano a fare i furbi. Una fede autenticamente cristiana è l’esperienza di lasciarsi mettere in crisi dal messaggio di Cristo. Di sentire rivolte personalmente a ciascuno di noi le sue parole. Di smettere di volerlo manovrare e interpretare a nostro piacimento. E soprattutto di pensare che Gesù è venuto a “toglierci qualcosa”. Il cristianesimo non inizia quando smettiamo di sbagliare, ma quando cominciamo ad essere così leali da ammettere i nostri sbagli.

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