Cineforum 2024 - 2025
In occasione del grande GIUBILEO "PELLEGRINI DI SPERANZA" che vivremo nel 2025 abbiamo pensato e organizzato un cineforum dal titolo: "A VOLTI RIVOLTI PER LA PACE".
Scriveva mons. Tonino Bello: "Se un volto non è rivolto verso l'altro, non è più volto. Dovremmo vivere l'uno per l'altro, essere volto rivolto all'altro, volto che si rapporta all'altro".
Utilizzando il linguaggio del cinema vogliamo offrire un percorso che educhi il nostro cuore alla grande speranza della PACE!
Trama:
Un banale litigio tra Toni, libanese cristiano, e Yasser, palestinese, si trasforma in un conflitto di proporzioni nazionali. Il processo conduce alla formazione di due fazioni e alla riapertura di vecchie ferite.
Trama:
Tiziano Terzani, rendendosi conto che oramai il tumore lo sta portando vicino alla morte, scrive al figlio Folco chiedendogli di raggiungerlo a Orsigna per trascorrere con lui gli ultimi giorni di vita. Il ritorno del figlio diventa l'occasione di un intenso dialogo tra i due. Terzani, all'interno della cornice paesaggistica dell'Appennino Pistoiese, racconta a Folco la sua storia di corrispondente in Asia, le sue esperienze spirituali, le sue riflessioni sulla vita e sull'umanità, condividendo anche lo stato d'animo col quale sta affrontando la sua fine. Il giornalista fiorentino riesce a staccarsi spiritualmente dal suo corpo così da combattere meglio la sofferenza della malattia e trasmettere una lucida serenità ai suoi familiari ai quali chiede di non piangere, bensì di ridere dopo la sua dipartita perché lui ha raggiunto la quiete interiore e non teme più la morte.
Trama:
La straordinaria avventura umana e politica di Aung San Suu Kyi, pacifista birmana attiva da decenni contro la dittatura nel suo paese e per la difesa dei diritti umani.
Trama:
Il film, ambientato nella Milano appena prima della guerra, tratta di un gruppo scout di Milano che, dopo l'editto del duce Benito Mussolini, il quale imponeva la chiusura di tutte le associazioni scout italiane, si ribella al fascismo e prosegue le attività in clandestinità riunendosi spesso tra le montagne in Val Codera. Durante lo svolgimento si vedono gli anni passare e i vari membri del gruppo crescere.
Durante la guerra alcuni membri del gruppo aderiscono all'O.S.C.A.R., ossia un'associazione antifascista segreta creata dai ribelli antifascisti per salvare le famiglie ebree di Milano portandole oltre il confine svizzero, camuffata da un nome. Grazie a questa associazione il gruppo scout riesce a salvare decine di famiglie ebree. La storia del film è intrecciata con un'altra, a scopo riflessivo, che tratta della consegna di un ufficiale nazista all'esercito svizzero. Il film si conclude con il compimento della "promessa" fatta all'inizio del film dal capo del gruppo scout: "Noi dureremo un giorno in più dei fascisti."
Trama:
Tra i ragazzi di Longeverne e Verlans, due vicini villaggi della provincia francese, non corre buon sangue e spesso sorgono tra loro schermaglie che sfociano in vere e proprie battaglie combattute con bastoni e fionde. Per umiliare gli avversari, quelli che vengono presi prigionieri vengono privati di lacci, cinture e bottoni e rimandati a casa reggendosi i calzoni con le mani.
Nella scuola di Longeverne, intanto, arriva una ragazzina che, come si scoprirà, è ebrea. Il coraggio e la determinazione dei ragazzi, delle loro famiglie e del maestro riusciranno a metterla in salvo dai miliziani collaborazionisti che cercano di arrestarla.
Trama:
Dopo la caduta del regime dell'apartheid e l'insediamento di Nelson Mandela come presidente, il Sudafrica attraversa un periodo storico delicatissimo. Appena entrato in carica, Mandela, primo capo di stato nero della nazione, si pone l'obiettivo di riappacificare la popolazione sudafricana, ancora divisa dall'odio fra la maggioranza nera e la minoranza bianca.
Trama:
Nel 1938, dopo l'arrivo delle truppe del Terzo Reich in Austria, il contadino Franz Jägerstätter è l'unico abitante di Sankt Radegund a votare contro l'Anschluss, essendo contrario al nazismo per via della sua profonda fede cattolica. Quando scoppia la seconda guerra mondiale Jägerstätter è costretto ad arruolarsi, ma decide comunque di rifiutarsi di combattere per Hitler, consapevole di poter essere condannato a morte per tradimento.