Si compie oggi l’ottava del Natale. Ecco la sintesi da non dimenticare per questo nuovo anno.
1. «Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore». La celebrazione del Natale è passata; a noi viene chiesto di custodirla nel nostro cuore come ha fatto Maria. Per noi è anche il primo giorno di un anno nuovo; certamente sarà un altro anno di grazia; non possiamo, cioè, dimenticare che il tempo è un dono di Dio. Custodire il mistero di Gesù vuol dire aver cura della vita interiore; non mi devo fermare alla superficie delle cose e devo possedere un cuore capace di ospitare ogni giorno la gioia. Come ha fatto Maria.
2. «I pastori lodavano e glorificavano Dio per tutto quello che avevano visto e udito». La cosa sbalorditiva è che i pastori hanno visto ben poco: un bambino povero e accudito con amore da mamma e papà. Di bambini così è pieno il mondo. Mentre i pastori hanno visto questo spettacolo di semplicità e dolcezza, le loro orecchie hanno udito una rivelazione sconvolgente: questo bimbo rende presente l’infinito mistero di Dio. Credere significa imparare a vedere oltre i segni e ad ascoltare la voce dello Spirito. Per far questo bisogna essere poveri e semplici come i pastori. Hanno visto solo un bambino e hanno ascoltato una voce angelica che parlava di lui, cioè hanno visto un segno e ne hanno accolto la spiegazione.
3. «Gli misero nome Gesù». Questo nome, a noi caro, è annuncio di speranza e di promesse. Il bimbo che abbiamo accolto al suo nascere è il nostro Salvatore: non si è ancora svelato come Cristo e non è ancora esaltato alla destra del Padre come Signore, ma questa piccola umanità è Dio con noi, l’Emmanuele. Sappiamo che questa presenza durerà fino alla fine del mondo. Oggi, festa della circoncisione di Gesù bambino, sappiamo che il Salvatore sta dalla nostra parte: questa speranza ci accompagni per sempre!
Buon anno di Grazie e Speranza!

Aggiungi commento
Commenti