“A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».
Meravigliosa immagine che Gesù usa nel Vangelo di oggi per farci entrare nella logica del regno di Dio. Infatti esso ha a che fare non con le grandi imprese o i vertiginosi eroismi, ma con le piccole cose di cui è fatta la vita. Sembra che Gesù voglia dire che le cose più affidabili sono tutte affidate a piccole insignificanti cose che però fatte con amore assumono una forza granitica e un’affidabilità che dà riparo anche agli altri.
Se ci si pensa bene, questo è il segreto del vero amore: piccoli e insignificanti che danno sapore a tutto!
Dio non ci chiede cose impossibili ma semplicemente di fare il possibile che è alla nostra portata.
Non ci chiede di eliminare la povertà dalla faccia dalla terra ma di prendere sul serio quel povero che incontro la mattina mentre vado a lavoro.
Non ci chiede di consolare l’umanità intera ma di ascoltare almeno la sofferenza di chi ci è accanto.
Non ci chiede di avere gli strumenti per far finire tutte le guerre, ma almeno di non essere causa di conflitto lì dove noi siamo.
Una cosa ci chiede: il miracolo del nostro possibile sapendo che è così che si arriva all’impossibile.
Aggiungi commento
Commenti