“I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia”.
Il ragionamento di questi abitanti di Gerusalemme non fa una piega: Dio se è Dio deve stupirci, deve essere circondato da un alone di mistero, deve saper fare qualche effetto speciale, mentre invece di Gesù si sa tutto, si sa da dove viene, chi è la sua famiglia, dove ha giocato, dove ha studiato. Uno che si conosce non può essere Dio.
Fortunatamente Dio, per venirci incontro, ha scelto di abitare la nostra vita, la nostra storia. Non voleva stupirci, voleva sorprenderci. È la sorpresa di accorgersi che è davanti a noi, ad un passo.

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