La Parola: Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?».
Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio….».
Il Commento: Sempre cerchiamo il colpevole. Sempre abbiamo bisogno di incolpare qualcuno quando la vita non va secondo i nostri piani. Questo gioco non regge sempre, la vita è complessa, è più grande e non sempre c’è un colpevole. Il giorno in cui arriveremo a comprendere tutto il mistero della vita terminerà! Oggi mi sento di dire grazie al Signore, che nell’ incontro con il cieco nato, ci sprona a cambiare prospettiva, a guardare la realtà attraverso i suoi occhi.
Come Dante che, prima di entrare nell’Empireo, è invitato da Beatrice a guardare in basso e vedere tutto il cammino fatto e vede la terra come “l’aiuola che tanto ci rende feroci”.
Aiutami a trovare questo sguardo Singore! È un possibile segreto per praticare la felicità!

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