“Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo”.
Oggi impariamo da centurino romano che cos’è la preghiera! Egli non chiede, ma racconta a Gesù quello che sta vivendo, consegna a Gesù la sofferenza di questo suo servo che gli sta a cuore. Quante cose ci stanno a cuore? Quante cose viviamo nelle nostre giornate? Dovremmo imparare a raccontare a Gesù tutto: la nostra sofferenza o la sofferenza che incontriamo sul nostro cammino, specie nel volto dei fratelli che incrociamo. La preghiera è innanzitutto questa consegna delle cose. Prima ancora di essere una richiesta è una sorta di affidamento. Poter dire a qualcuno ciò che sto vivendo è già un immenso miracolo.
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