Ci vediamo in Paradiso!

Pubblicato il 15 settembre 2024 alle ore 07:03

Ciao don Alessandro, oggi ricordiamo quindici anni della tua nascita al cielo. 

Il cuore è grato per il dono della vocazione che hai vissuto qui con noi.

 

Voglio affidati un pensiero, da parroco a parroco, ma sopratutto da discepolo a testimone quale sei stato tu per tantissimo locatesi che oggi ho l’onore di servire come prete.

 

Il dialogo tra Gesù e Nicodemo raccontato dal Vangelo di oggi, mette in luce un aspetto importante della nostra esperienza di fede. Credere non significa semplicemente essere convinti dell’esistenza di Dio; questo elemento, in realtà, può anche non essere decisivo nella vita di una persona, infatti si può credere in Dio e vivere come se Egli non ci fosse.

 

Caro don… hai visto da autentico discepolo di Gesù, da innamorato di Cristo. 

Hai fatto tuo questo “monito” che hai affidato ai tuoi parrocchiani appena arrivato a Locate: “se tanti non credono più in Gesù, nella sua dottrina è perché hanno perso fiducia dei suoi seguaci, perché non vedono nei suoi apostoli quella carità che Lui è venuto a portare sulla terra. Il vostro Parroco - dicevi - vi incoraggerà, vi sarà sempre vicino in qualunque opera di bene percHé Cristo sia conosciuto. Ricordatevi: “noi siamo, noi valiamo quello che siamo capaci di dare…”.

 

E tu hai davvero trafficato e fatto tanto….

Ti alzavi alle 5,00 e subito celebravi la messa, poi dedicavi due ore allo studio del Savonarola, del Curato d’Ars, della Parola. Alle 8 celebravi la seconda messa.

E dopo aver fatto il “pieno” dell’amato Pastore delle nostre anime partivi per incontrare i malati, gli anziani… eri sempre in “ballo a fare”, amavi dire: “l’importante è seminare perché con gli anni qualcosa cresce”.

 

Forse è proprio questo quello che, per certi versi, abbiamo dimenticato: che il bene non può tacere, non può essere messo da parte. 

Il Vangelo è rimarrà sempre l’annuncio della volontà d’Amore di Dio non solo con le parole, ma con i fatti.

Forse è per questo che la casa di don Alessandro era sempre aperta, e tutti venivano da lui, anche i pazzi, come diceva Renzo, il sagrestano.

 

Caro don… intercedi per noi tutti perché torniamo a rinascere dall’alto, dallo Spirito Santo e diventiamo così creativi e abili tessitori di bene!

 

Ciao don… ci vediamo in Paradiso!

Con affetto sincero don Gigi

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