«Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: "Eccolo qui", o "eccolo là"; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi».
Sapere che il regno di Dio non attira gli sguardi significa ricollocarlo nell’orizzonte della familiarità. Le cose a noi familiari non attirano il nostro sguardo, sappiamo che ci sono, che sono lì, come il fondale affidabile su cui innestare la nostra vita. Sembra quasi che siano invisibili, ma in realtà sono essenziali e ci si accorge di questo soprattutto quando vengono a mancare.
Il regno non è giustapposto alla vita, in questo senso non può essere indicato ma solo mostrato con la vita, esattamente come un uomo non può credere che l’amore per la propria donna è racchiudibile in un regalo, in un gioiello seppur di valore. Se questo amore non lo esprime con la propria vita a nulla serviranno le dimostrazioni esteriori.
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