“Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe”.
Che bello! Il paradiso Dio lo ha già nascosto in questo presente.
Avere una vita spirituale significa perdere tempo per sintonizzarci con il regno di Dio che abita già questo presente, e lasciarsi educare dalla Sua presenza. Perché il regno di Dio non è un luogo, ma Qualcuno. È Gesù, è la Sua resurrezione in azione, è la Sua Presenza che salva, è il lievito che fermenta tutta la pasta, il sale che dà il sapore ad ogni cosa. Il regno di Dio è il motivo per cui vale la pena vivere. Se non siamo connessi a questo motivo allora in noi non agisce più la vita, ma la morte. Ecco perché più importante di ogni cosa non è programmare eventi, ma tornare ad imparare a pregare. La preghiera ci salva perché distrugge quella disperazione che rode la vita dal suo interno.
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