Direzione di luce

Pubblicato il 22 luglio 2024 alle ore 06:22

Oggi lascio la parola a padre Epicoco

 

Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva”. C’è un dolore che ci mantiene all’esterno della realtà, che non ci fa entrare dentro, lì dove è nascosto il vero senso delle cose. Il dolore molto spesso ci offusca la vista e non ci permette più di vedere nitidamente, come accade alla Maddalena che nel suo pianto confonde Gesù risorto per il custode del giardino.

“Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!”.

È una lezione immensa per ciascuno di noi. Dobbiamo diffidare da ciò che normalmente ci suggerisce il dolore perché molto spesso ci conduce fuori strada. Dobbiamo lasciare che il Signore possa pian piano farsi spazio nel nostro dolore fino al punto di ricordarci chi siamo veramente. Il fatto di non essere riuscita a riconoscerlo subito è segno che lei come noi deve fare un cammino, deve elaborare il suo dolore, deve attendere che le acque del pianto si calmino. Il Vangelo di oggi sembra voler suggerire all’orecchio di chi soffre: “non avere fretta, diffida da facili conclusioni e lascia che Dio ti sorprenda in tutto quel buio dandoti una direzione di luce”.

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