Non facciamoci male…

Pubblicato il 16 luglio 2024 alle ore 06:59

“Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.”

 

I segni, le delicatezze, gli investimenti di tempo e di persone che delle volte Dio ci dona, servono ad aiutarci a cambiare, a crescere, a migliorarci, a diventare noi stessi, cioè a convertirci. Ma se tutto questo noi lo viviamo solo come spettatori o credendo che è un nostro diritto, allora è accovacciata alla nostra porta la tragedia. Ma non è colpa di Dio, è colpa di quella nostra strafottenza che delle volte ci fa dare tutto per scontato fino al giorno in cui non sbattiamo il muso e ci facciamo seriamente male.

Credere significa valorizzare tutto quello che c’è ora. È imparare la lezione del vangelo di oggi che ci dice che se solo ascoltassimo davvero non faremmo la fine di chi arriva a un punto di non ritorno. “Qui ed ora” è il presente di Dio, l’eternità.

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